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Nautilus

Acquerello su carta di Stefania Camilleri – cm.29×29 – 2006 (Collezione privata)

“Nautilus”
In un tempo senza tempo
fu quel nulla d’un fondale primordiale
la sua culla
e lì vita è fiorita.
Nell’azzurro tuo sussurro
che solenne canta ancora
come allora,
ch’è perenne grato suono
per quel dono,
scopro segno di disegno
d’armonie
dacché Dio lega al mio
sine die
tuo pulsare,
madre mare.
(Raimondo Venturiello)

Corallo

 

Acquerello su carta di Stefania Camilleri – cm.24×24 – 2006

Quello della Camilleri è un navigare placido in acque dove il tempo scorre lento e forse non passa mai.

Qui si raccolgono conchiglie e nautili che parlano di un’antica età ritrovata. Di un’eternità dove tutto muta restando sostanzialmente immutato.

Ed anche gli arcaismi abbondano, in queste tele, con echi preistorici, ellenistici, pompeiani. Non certo per amore di ciò che è sepolto, polverizzato, mummificato, ma al contrario, per amore di ciò che non muore, o che muore vivendo. Giacché più si logora e più brilla, la vita. Più si consuma e più dà il meglio di sé. Più si nega e più si afferma all’infinito.

(Franco Campegiani)

Poesie e musiche d’acqua di Alberto Averini

l’arte di Camilleri è la sublimazione di un’ intima urgenza di completezza, e la pittrice realizza compiutamente se stessa attraverso i percorsi artistici ed onirico – simbolici che le consentono di esorcizzare una realtà esclusivamente concepita entro gli schemi logici e razionalistici.