Un´intima danza di Fabia Sesana (psichiatra e scrittrice)

Grazie alla libertà emotiva e alla raffinata sensibilità creativa di Stefania Camilleri, ho avuto la possibilità di incontrare, lo sviluppo, ricco di fascino, della mostra “Poesie d’acqua”. Come per incanto, ecco svelarsi ai miei occhi, un’intima danza i cui primi passi si muovono sull’onda del colore che si stempera nell’acqua.
Aldo Onorati con Piero Angela

Liriche d’acqua di una pittrice di  Aldo Onorati (Critico letterario e Poeta)

Nel quadro “Gocce di spazio”, delle “lacrime” (direi, col poeta latino: “sunt lacrimae rerum”) si adagiano su una superficie eterea, che rimanda alle gocce lunari di un altro quadro, e poi all’infnito profondo che Stefania Camilleri tenta in vari modi, sempre magnifici, ossimorici, esatti e vaghi allo stesso tempo, quasi una metafora dell’impossibile cui l’animo tende, per sempre

Il vero Montalbano era… mio nonno! di Matilde Amorosi (da “Oggi” del 4/11/21)

Il vero Montalbano era mio nonno » «SI CHIAMAVA CARMELO, FU FUNZIONARIODI POLIZIA NEGLI ANNI 20 E FINÌ AL CONFINO PER LA  SUA INCORRUTTIBILITÀ », CI DICE STEFANIA, CHE ERA CUGINA DELLO SCRITTORE Andrea Camilleri ( 1925-2019)

Se l´essenziale è invisibile… di Italo Evangelisti (Critico d’Arte)

Se è vero, come pensa Khalil Gibran, che l’arte è un passo dalla natura all’infinito, allora mi pare proprio di vedere Stefania Camilleri sospesa nel salto, immemore del tempo e dello spazio, strappare al silenzio i liquidi colori dei suoi onirici acquerelli che sono come un solvente finalizzato a sciogliere la realtà nel mito e mettere in scena un’idea dipingendone l’essenza.

… affermazione dell’unità delle arti… di  Michele De Gaetano (Poeta)

Ciò che nelle avanguardie è avvertito come trasgressione, come rottura con la tradizione, come provocazione, nel "progetto" di Stefania Camilleri diventa affermazione dell'unità delle arti, fusione di sensazioni di diversa origine sensoriale, corrispondenza analogica, come in buona parte della produzione artistica contemporanea.

Presentazione di Marco Perina (Assessore alla cultura Mun. Roma XX)

giorni fa, seduto di fronte a Stefania Camilleri, guardavo i suoi dipinti: le sue raffigurazioni della natura, delle piccole e grandi cose dimenticate. Come d'incanto, accantonati impegni e problemi, ho osservato attraverso i suoi occhi la bellezza dell'universo e del quotidiano. Prepotentemente tutto ciò che sembrava sopito è riaffiorato in una sferzata di vita, di sensazioni smarrite, di semplici gesti come un percorso nella palpitante bellezza della natura.

Intervista: “A colloquio con Stefania Camilleri” di Niccolò Carosi (Critico letterario)

Ho tentato di capire quale tipo di fantasia io utilizzi mentre dipingo. Prediligo riferirmi  a Jung,  ai cui scritti torno incessantemente. Egli ne  ha individuato almeno tre forme diverse: volontaria, passiva e attiva. Ho escluso a priori quella prodotta volontariamente in quanto risultato di un miscuglio di elementi consci nei  quali non mi riconosco affatto.

La poetica del tutt’uno di Franco Campegiani (Critico d’Arte)

Direi simbolistiche, molto più che impressionistiche, le ascendenze dell’arte di Stefania Camilleri, vivace acquarellista cresciuta alla scuola del maestro Vladimir Khasiev. Collocabile pertanto nel versante introversivo dell’arte contemporanea, questa pittura è allineata con le tendenze nuovo-figurative dei tempi attuali, tese a radiografare il mondo oggettivo, catturando le trame spiazzanti del reale.

“Alla continua scoperta di linguaggi” di Luigi Tallarico

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Per conoscere Stefania Camilleri occorre allargare il profilo critico alla sua continua scoperta dei linguaggi interattivi, come logo, come poesia, come azione sinestetica e creativa.

“Sinestesismo: la migrazione della Poesia” di Anna Manna

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esprimere l'immagine che emerge dall'inconscio liberata dalle briglie della mente razionale e che si propone in tutta la sua sorprendente naturalezza; sorprendente s'intende anche per gli autori stessi. Il Sinestesismo è un modo di raccogliersi intorno ad una coincidente spinta emozionale che si è trasformata in tempi e spazi diversi in poesia, in pittura, in scultura o in musica.

Colori d’acqua e d’anima di Raimondo Venturiello

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Agli acquerelli qui riprodotti manca la suggestione degli spazi…

Poesie e musiche d’acqua di Alberto Averini

l’arte di Camilleri è la sublimazione di un’ intima urgenza di completezza, e la pittrice realizza compiutamente se stessa attraverso i percorsi artistici ed onirico – simbolici che le consentono di esorcizzare una realtà esclusivamente concepita entro gli schemi logici e razionalistici.